Il popolo dei Notturni by Benjamin Read & Laura Trinder

Il popolo dei Notturni by Benjamin Read & Laura Trinder

autore:Benjamin Read & Laura Trinder [Read, Benjamin & Trinder, Laura]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2020-06-08T22:00:00+00:00


«Vi porgo nuovamente le mie scuse. È un periodo difficile.»

Emily si era appollaiata su un angolo del banco da lavoro mentre un Cornelius dalla faccia contrita le camminava davanti. Tarquin aveva pronti taccuino e penna, investigatore dalla testa ai piedi. Cornelius aveva allontanato gli ometti invitandoli a fare una “pausa pasticcino”, ma loro facevano capolino da dietro i mucchi di oggetti arcani che riempivano l’officina.

«Sono mortificato. Davvero. È solo che con la luna piena permanente sono sempre sotto forma di lupo. È spaventoso. È da più di un secolo che non bevo una tazza di tè senza un pelo dentro. Ho l’umore sotto i piedi.»

Sospirò e abbassò le orecchie. Emily trattenne a stento l’impulso di grattargli la testa.

«Bene, ti libererò se potrai aiutarci con l’orologio.»

Cornelius drizzò le orecchie.

«Sì, certo. È la mia specialità, naturalmente. Sono io che ho incantato le campane, l’ho già detto?»

L’aveva fatto diverse volte, ma Emily sorrise e annuì. Ma che bravo cagnolone, sì, proprio bravo.

«Che cosa c’entra il Grande meccanismo e perché la Rapsodia vuole te? Un vero rompicapo.» Cornelius si massaggiò assorto il mento peloso.

Tarquin diede una manata sul banco, provocando una serie di “ohi” da parte del personale in miniatura che fumava la pipa lì sotto. «Sappiamo che vuole fuggire dall’Ora di Mezzanotte. Deve essere quello il motivo!»

Emily lo guardò perplessa. «Ma può uscire quando vuole! Quel maledetto orso l’ha già fatto. Mi ha dato la caccia in strada con quel suo stupido ombrello magico.»

Cornelius agitò di nuovo le orecchie.

«Uno schermo notturno! Necessario per qualunque genere di magia all’esterno.»

Emily aggrottò le sopracciglia.

«Allora… perché non usa anche lei uno schermo notturno?»

«Ah-ah! Perché lei è…» Cornelius schioccò gli artigli e scoprì una fila notevole di denti, alla ricerca della parola giusta. «Ma sì, quelle grandi creature, ce ne sono a bizzeffe nel mare… ci si ricava l’olio e quei cosi per dare sostegno agli abiti femminili.» Indicò intorno ai propri fianchi con le mani.

«Balene?» esclamò Emily sgomenta, ricordando una vecchia lezione di storia.

«Esatto, proprio quelle!» disse l’altro scodinzolando.

«È una balena?»

«No, ma tu ne terresti una in una tazza da tè?» chiese il lupo mannaro.

«Cosa?» domandò Emily. Alla fine di questa conversazione avrebbe avuto bisogno di un posticino tranquillo dove sedersi a riflettere.

«È gigantesca, gigantesca!» Cornelius allargò le braccia, come un pescatore che mostri le dimensioni della preda più grande mai catturata. «Da un punto di vista magico, quantomeno. In carne e ossa è minuta, se non ricordo male. Sì, proprio così.»

Rimase a fissare il vuoto, finché Emily diede un colpo di tosse.

«Ah sì. Ha bisogno di un oceano di magia perché i suoi poteri funzionino ed è tutta qui dentro. Un ombrellino fatto con una tazza di magia della Mezzanotte non è sufficiente per lei.»

Cornelius ricominciò a camminare avanti e indietro mentre spiegava.

«Senza la magia contenuta entro l’Ora di Mezzanotte, un’Anziana potente come la Rapsodia si ridurrebbe in polvere al vento nel giro di un istante. Non può andare via, perché segnerebbe il suo destino.»

«Allora che cosa sta progettando? La Biblioteca ha detto che secondo lei al centro di tutto c’è l’orologio» intervenne Tarquin.



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